Si tratta di un
Barbaresco nuovo, per la prima volta sul mercato dall’annata 2001, di una
denominazione importante per storia tradizione e cultura, con tutta la forza e
la complessità che un grande vitigno riesce ad esprimere. Le uve provengono da
piccoli appezzamenti sparsi tra i comuni di Treiso, Barbaresco e Neive, troppo
piccoli per dare vita in modo individuale ad una selezione. Proprio per la
diversa composizione dei terreni di provenienza, le conseguenti tecniche di
vinificazione utilizzate e per la storicità che abbiamo voluto esprimere con il
nome, risulta essere un Barbaresco molto tradizionale. Il marchio Nubiola indica
infatti il nome con il quale nello storico trattato di agricoltura De Ruralium
Commodorum (1330), Pier Dè Crescenzi (giurista bolognese) indica uno dei
migliori vitigni noti a quel tempo raccontando di "una spezie di uva nera detta
Nubiola … la quale e’ meravigliosamente vinosa … e fa vino ottimo". Oggi noi lo
chiamiamo Nebbiolo (Nubiola si pronuncia con l’accento sulla o).
La varietà Nebbiolo che compone per il 100% il vino Barbaresco, è il punto di
partenza per questo vino che consideriamo il primo Barbaresco, la base dalla
quale partire per concentrarci al meglio sulle nostre due selezioni.
Vinificato in vasche d’acciaio a temperatura controllata con follature
meccaniche periodiche, viene successivamente affinato in legno dosando piccole
botti e grandi fusti di rovere da 50 Hl a seconda delle caratteristiche
dell’annata. La volontà è comunque sempre quella di esaltare le caratteristiche
varietali.
Colore di un bel rosso rubino vivo ed invitante si presenta all’olfatto con note
floreali e fruttate che spaziano dalla frutta rossa matura alle tipiche note di
erbe officinali. Morbido, sapido e vellutato allo stesso tempo lascia sulle
papille gustative una nota di dolcezza e rotondità tipica delle uve mature con
una chiusura leggermente asciutta ed astringente che contraddistingue da sempre
il Nebbiolo.